La villa, di chiaro stile neoclassico, fu costruita nei primi decenni dell’ 800 come abitazione estiva di un’antica famiglia alessandrina. Il progetto di restauro è consistito nella reinterpretazione dell’edificio, rispettandone sostanzialmente le caratteristiche di ampiezza degli spazi e inserendo soltanto nuove funzioni, collegate alle modificate esigenze dell’abitare. Il lavoro si è quindi concentrato prevalentemente sull’utilizzo dei materiali e degli elementi fissi di arredo (porte, ringhiere, ecc.). Per ciascuna stanza sono stati progettati e realizzati appositamente i pavimenti. Al piano terra la ricerca si è orientata principalmente sull’uso delle graniglie, arricchite con ambre, vetri, ottone. Al primo piano è invece il legno il materiale dominante.
Per gli esterni le scelte progettuali hanno recuperato completamente l’apparato pittorico e decorativo esistente, con estrema attenzione anche nell’impiego delle antiche tecnologie. Infine, i 30.000 mq annessi all’edificio sono stati organizzati a giardino, che rimanda alle sistemazioni ottocentesche, e che ripropone, nel rispetto delle caratteristiche paesaggistiche ambientali del luogo, l’uso di piante autoctone.
Il progetto é stato presentato alle mostre: