Il progetto di recupero interessa un complesso produttivo situato nella zona sud di Milano costruito nel 1939 come sede di una impresa di ”acquaioli”, che ”bagnavano” le strade sterrate del comune di Milano.
La struttura edilizia del cortile era costituita da una parte centrale, caratterizzata da un fabbricato di tipologia industriale classica, dove veniva organizzato il lavoro, e da due portici laterali destinati a stalla per il ricovero dei cavalli e da soprastanti fienili.
Il progetto di recupero ha mantenuto la medesima conformazione degli edifici rispettandone il più possibile le caratteristiche strutturali e formali. Ha conservato la struttura simmetrica degli edifici che si affacciano sulla corte, scandendo rigorosamente le facciate con aperture incorniciate ampie e regolari; ha mantenuto l’ingresso dalla via Matera enfatizzandone la funzione di cortina difensiva; sono stati mantenuti i materiali ”poveri” caratterizzanti anche se reinterpretati.
Gli elementi di ”rottura” rispetto alla tipologia esistente sono costituiti dalla diversa conformazione delle facciate e della copertura del corpo centrale, da modifiche della parte terminale delle coperture delle due ali, dall’inserimento dei balconi sulle facciate del cortile e dei terrazzi sulle coperture; da alcune scelte formali.
Particolare attenzione è stata data alla tecnica costruttiva e alla sostenibilità ambientale. I materiali utilizzati sono stati quelli che consentono il maggior risparmio energetico e per gli impianti sono state utilizzate le migliori tecnologie per ridurre i consumi e per migliorare la vivibilità degli ambienti.
Il progetto è stato presentato alla mostra: