con Michele Agus e Camilla Merlini
Il disegno della piazza è giocato soprattutto sul piano orizzontale: non sono stati creati movimenti verticali o aree sopraelevate per rispettare il contesto e per consentire sempre la visuale sulle emergenze architettoniche.
La piazza si articola in quattro zone che rispondono ad esigenze diverse e rimandano ciascuna alle suggestioni che la piazza vuole suscitare. Il quadrato è “la piazza nella piazza”, è lo spazio “pubblico” per eccellenza; sulla maglia dei margini e del quadrato si innestano i percorsi che interrompono la pavimentazione intesi come “i percorsi delle visuali”, segni che indicano ai fruitori dove godere delle viste prospettiche della piazza.
Questi percorsi, realizzati in mosaico, sono stati disegnati da Francesca Fabbri.
A rafforzare questi segni contribuiscono la vasca d’acqua, il pino domestico, la macchia mediterranea.
Il progetto utilizza materiali e tecniche costruttive consolidate, prende spunto dalle pavimentazioni di pregio esistenti, ne propone il riutilizzo per dare continuità di progettazione agli spazi pubblici.
Per illuminare la piazza è stata scelta un’illuminazione radente a pavimento da realizzarsi con corpi illuminanti incassati per evidenziare i percorsi. Anche la vasca d'acqua viene valorizzata da un sistema d'illuminazione costituito da apparecchi illuminanti a led sommersi nell'acqua.
